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Ormai da tempo aveva deciso che si trovava nel passaggio tra l'infanzia e la vecchiaia di un destino personale e intrasferibile, di una vita che nessuno avrebbe vissuto al posto suo, né più, né meno, né meglio, né peggio. Gli altri potevano andarsene affanculo.
20 ott 2010
È come al risveglio
da un brutto sogno
o cadere in bici

e slogarsi un polso
che poi ti punge
quando cambia il tempo

Il dolore sta lì
t'accorgi che è sveglio
si stropiccia gl'occhietti gialli

Pensavi di averlo superato
ma il dolore non si supera mai
ci puoi solo conversare amabilmente

Quando fa buio per strada
in mezzo alle ombre
è di nuovo al tuo fianco

sei tu bambino
che non ti parli più
ma ti ringhi addosso

Quel ringhio è il dolore
che vuol essere ascoltato
se non può più restare solo

a consumarsi dentro
chi cura solo il sintomo
ogni rigurgito di coscienza

Si deve fare come il pugile
messo alle corde dalla vita
che non si arrende alla paura

o come un baro
che imbroglia ai dadi
e non può mai perdere

Io ero diventato un giocoliere
facevo grandi acrobazie con il dolore
mi allenavo a tenerlo sospeso

In volo


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