.

.
Ormai da tempo aveva deciso che si trovava nel passaggio tra l'infanzia e la vecchiaia di un destino personale e intrasferibile, di una vita che nessuno avrebbe vissuto al posto suo, né più, né meno, né meglio, né peggio. Gli altri potevano andarsene affanculo.
26 ott 2010
Bianca,
la notte di chi sogna:
nebbia di nuvola,
evanescenza.

Bianca,
la vedovanza
di chi morde un dolore
come fosse pane

Le ore si piegano
a raccogliere il bracciale
sfilato al polso esile
dell'ultimo raggio di sole

e lo porgono alle ombre
avvolte in scialli neri
ché ornino con una corona
la testa della loro regina

Bianca,
la tua pelle azzurra
Un baffo di saliva
cade all'angolo della bocca;

l'ultimo arabesco
riluce sotto la palpebra
Prima che il buio l'ingoi,
sfarfalla.

Muta, la stanza
sigilli le ciglia
Sognare è un'arte
Io sono gran maestro,

il sommo timoniere
di questa imbarcazione
perduta tra le creste
di lenzuola oceaniche

che naviga le onde
della sua anima ribelle
Stella polare alla fronte
maestrale a fior di pelle

Meriti
di vivere vite
molto più brevi
molto più belle

Fa tanto freddo
ed è buio in quel posto

nel limbo dei ricordi
lontano dall'immaginazione

dove il tempo si dilata
fino a scomparire

Meriti
di vivere vite
molto più lunghe
molto più belle


0 commenti: