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Ormai da tempo aveva deciso che si trovava nel passaggio tra l'infanzia e la vecchiaia di un destino personale e intrasferibile, di una vita che nessuno avrebbe vissuto al posto suo, né più, né meno, né meglio, né peggio. Gli altri potevano andarsene affanculo.
16 mar 2011

E dal rifiuto di conoscere se stessi nasce la salvezza.

Se ricordassi tutto morirei.
A malapena mi ricordo
- per fortuna -
quel che ho mangiato ieri a cena.

Il cielo è vuoto:
hanno rubato Dio.

Poi dalla sera alla mattina
un vento, un viso, un velo.
Dalla strada
al tavolo della cucina.

Deve esser bello
soffrire per amore...

Reinventami un dolore!

Perché dal nostro tempo
ho disimparato a stare male.

Difficile accettare che tutto si sopporti.
Insopportabile
convivere col dispiacere
che tutto si lasci sopportare.

Qualunque assenza, cambiamento.
L'infelicità.

Conoscere me stessa
m'impedisce di dimenticare.

Vivere è fingere di andare avanti...
E ricordare.

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