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Ormai da tempo aveva deciso che si trovava nel passaggio tra l'infanzia e la vecchiaia di un destino personale e intrasferibile, di una vita che nessuno avrebbe vissuto al posto suo, né più, né meno, né meglio, né peggio. Gli altri potevano andarsene affanculo.
13 gen 2011
Per ogni parte
di te
che mi disegna

il contorno esacerbato
delle labbra
Dita lingua ciglia

Per ogni parte che sottace
quelle parole d’amore
che ripetute svigoriscono

Io, vuoto a rendere
ammennicolo da comò
fingo e mi compiango

del piacere della debolezza
del nervo molto poco saldo
della gelosia carogna

Io, vedova santissima
puttana di razza
Non mi sottometto

Io sola resto,
avanzo di strada
rimasuglio di letto.

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