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Il contrario della poesia by Annachiara De Pippo is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported License.
8 dic 2010
Disamore
fottuta lingua latina
non sapevamo litigare
I fiori li abbiamo sparsi
alleggerendoci i grembiuli
al passo svelto delle stagioni
coi baci prognati
sulle mani dei santi
in processione
Disincontro
dannate latitudini
al Tropico del Caos
dove arrendersi morire
per non vedere un senso
nella Lotta
lasciando la speranza
intralciasse i nostri sogni
coi tentacoli delle sue attese
Disordine
la nube saponata del tuo fiato
non s'aggrappa al muro cuore
e scivola
vernice annacquata
sui ricordi in calceviva
Ti ci puoi strozzare col silenzio
di fronte ai ricatti della vita
in cambio d'un nuovo orizzonte
Io c'ho banchettato
a labbra cucite
fino all'indigestione
ingoiando di palpebra
rovesciando in lacrime
disperazioni dal fallimento
Tu hai tentato per i capelli
ma le mie maree erano inverni
dove la luce non saliva a galla
Hai tentato di trascinarmi
e le mie maree erano valli
fiorite di gigli sanguinelli
Disastro
uno stormo di corvacci
incenerisce l'arcobaleno
Uno stormo di corvacci
intenerisce l'arcobaleno.
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1 commenti:
Io credo che non troverai spazio oggi, in mezzo a tutti questi "vecchi" della poesia. Del resto non si può essere come Rimbaud e pensare di essere compreso da chi non è almeno un Verlaine. Scrivi da dio, signora De Pippo.
Un umile lettore.