.

.
Ormai da tempo aveva deciso che si trovava nel passaggio tra l'infanzia e la vecchiaia di un destino personale e intrasferibile, di una vita che nessuno avrebbe vissuto al posto suo, né più, né meno, né meglio, né peggio. Gli altri potevano andarsene affanculo.
1 ott 2010
Ho tanta voglia
di morire
Ogni tanto mi prende
la frenesia
e ragiono
su come farmi fuori
Se sia più nobile
e meno doloroso
spararsi
un colpo in bocca
o addormentarsi
e smettere di respirare
Più nessun foglio bianco
da riempire
Nell’ora della fine
nessun obbligo morale
Nessuna convenzione
a cui piegarsi
nel muto scorrere del tempo
Io sono
una foglia di balsamo
un animale impagliato
la testa di un cervo
appesa alla parete
Impassibile
a scrutare il buio fresco
di un temporale senza stagioni
Sono libera dall’amore
dal tormento di una felicità
impossibile
Voi correte verso la morte
io le vado in contro piano
Non mi piace
sbattere contro le cose
che siano alberi, o bambini
la mia risposta è un abbraccio
La mia domanda è la risposta
alla domanda che veniva prima
Ho tanta voglia
di morire
Ogni tanto mi prende
la frenesia
Il suicidio, dopo tutto,
è il contrario della poesia.


0 commenti: