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Ormai da tempo aveva deciso che si trovava nel passaggio tra l'infanzia e la vecchiaia di un destino personale e intrasferibile, di una vita che nessuno avrebbe vissuto al posto suo, né più, né meno, né meglio, né peggio. Gli altri potevano andarsene affanculo.
25 giu 2011
Il mio cuore
è spettatore del tuo inchiostro.
Resa mostruosa la mia anima,
bellezza sogna.
Il mio corpo s'è fatto
parola.
Lontana da ogni fiore
e festa,
il silenzio è la mia casa.
Non ho desideri.
Questa è la verità.
Nuda,
sdraiata nel fango,
ad asciugarmi al vento
delle braci di Lucifero.

Riposo sotto le stelle.
E prego, dal profondo dell'abisso,
che tu mi possa perdonare.
Se non amo.
E non so amare.

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